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SALA 1 – LA STORIA DELL'OLIVO
Una voce narrante e alcuni importanti reperti, tra i quali la sezione di un tronco fossilizzato di un olivo selvatico di 12 milioni di anni, ci aprono le porte e ci indicano il cammino per scoprire le sorprendenti vicende che, da oltre 7.000 anni, legano l’uomo all’olivo e all’olio nel bacino del Mediterraneo.
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SALA 2 – BOTANICA E OLIVICOLTURA
L'olivo è detto anche “pianta immortale”. In questa sezione sono illustrate alcune delle sue caratteristiche botaniche, in uno scenario dominato dalla presenza di un oliveto pensile che arricchisce l’esposizione di antichi attrezzi agricoli utilizzati in olivicoltura.
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SALA 3 – I DONI DELL'OLIVO
Luce, medicamento, condimento, calore e tanto altro: tutti doni dell’olivo e dei suoi frutti. In questa sala sono esposti alcuni degli oggetti che l’uomo ha inventato nel tempo per utilizzare al meglio quanto offerto da questa preziosa pianta, come unguentari, lumi, bracieri e recipienti per oli medicamentosi.
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SALA 4 – IL VIAGGIO DELL'OLIO E DELL'OLIVO
Il Mediterraneo inizia e finisce con l’olivo. Il suo prezioso dono, l’olio, si è diffuso dalle coste di Siria e Palestina fino all’Oceano Atlantico trasportato in anfore, oppure contenuto in preziosissimi vasetti oggi esposti in questa sala dove, con raffigurazioni e antichi reperti, si racconta il viaggio, dalle coste orientali alle Colonne d'Ercole, lungo il quale l’olivo vede nascere alcune delle più importanti civiltà.
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SALA 5 – L'ORIENTE. INIZIO DEL VIAGGIO
L’olio inizia il suo viaggio da Tiro di Fenicia, protetto dal Dio Melqart, più tardi identificato con Ercole. A bordo delle navi oltrepassa lo stretto di Gibilterra e, a Cadice, un olivo di smeraldi, posto in un altro tempio di Melqart, segna il punto di arrivo e la fine del Mare Mediterraneo.
In questa sala si possono ammirare i preziosi vasi in pietra ed in pasta di vetro che garantivano la conservazione dell’olio nel corso dei lunghi viaggi da un capo all’altro del Mediterraneo.
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SALA 6 – LA GRECIA, LA TERRA DEGLI OLIVI SACRI
Nell’Atene classica l’olivo gode di una considerazione eccezionale: l’albero piantato sull’Acropoli dalla dea Atena è il simbolo della città, ne incarna la sopravvivenza e la prosperità. L’olivo giunge in Grecia in epoca antichissima: i molti reperti esposti e le scene raffigurate in questa sala testimoniano quanto l'olio di oliva fosse presente e importante in ogni fase della vita degli antichi greci.
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SALA 7 – L'ITALIA
L’olivo fa una prima timida comparsa in Italia tremilacinquecento anni fa e si diffonde ad opera dei mercanti fenici, cartaginesi e dei coloni greci soprattutto a partire dal VII secolo a. C.
Nelle città italiche della Magna Grecia l’olio d’oliva è necessario per l’alimentazione, la cosmesi, i riti, l’illuminazione e la salute del corpo. Etruschi e Italici, in breve tempo, impiantano oliveti e producono olio d’oliva dando origine ad un commercio interno sempre crescente.
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SALA 8 – LA SPAGNA. FINE DEL VIAGGIO ALLE COLONNE D'ERCOLE
L’olivo e i suoi preziosi frutti arrivano sulla costa mediterranea ed atlantica della Penisola Iberica nell’VIII secolo a. C. ad opera dei mercanti fenici. Ceramiche, avori, gioielli, profumi e tutte le merci di lusso provenienti dall’Oriente servono ad acquistare i metalli di cui la Spagna è ricca: rame, argento, oro. Frammenti di anfore olearie usate per il trasporto dell’olio proveniente dalla Penisola Iberica e dall’Andalusia hanno formato a Roma una collina artificiale chiamata “Monte Testaccio”. Un monumento unico al mondo e anche uno straordinario archivio sull’entità del commercio oleario di Roma antica che si può, in parte, ammirare in questa sala.
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SALA 9 – OLIO PER LA BELLEZZA
Fin dagli albori della storia, gli oli profumati e gli unguenti preparati per la cura del corpo hanno spesso rivestito un ruolo di rilievo. Gli innumerevoli contenitori per oli cosmetici che hanno accompagnato lo sviluppo delle civiltà mediterranee che sono conservati in questa sala, sembrano ancora mantenere un riflesso della bellezza dei personaggi per il cui fascino sono stati creati. L’olio d’oliva, del resto, è presente in molte delle più antiche ricette di prodotti cosmetici ed unguenti preparati per donare e preservare la bellezza.
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SALA 10 – LA NOSTRA LIGURIA
Dalle Alpi Liguri discendono le vallate che precipitano al mare, per utilizzarle è stato necessario un ciclopico lavoro di terrazzamento: costruire dei muri per contenere la poca terra e solo così renderla coltivabile. Così dal basso in alto, fascia dopo fascia, è nata la nostra Liguria: pietra su pietra, con le mani dei nostri padri, per secoli e secoli, secolo dopo secolo, dal mare fin su alla montagna. Scriveva nel 1911 Giovanni Boine per spiegare la grande importanza dell'olivo in Liguria: “I nostri monumenti non sono nelle piazze delle nostre città, sono le nostre fasce”.
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SALA 11 – LA DIETA MEDITERRANEA
Dopo un viaggio nella storia dell'olivo e dell'olio, i visitatori in questa sala possono godere di un interessante filmato che porta alla scoperta della dieta delle popolazioni che vivono sulle coste del Mediterraneo e della relativa piramide alimentare in cui l'olio non può, ovviamente, mancare.
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SALA 12 – FRANTOIO A TRAZIONE ANIMALE, IL "GUMBU"
Il frantoio è sinonimo di fortuna e ricchezza. In ogni paese se ne potevano trovare diversi, poiché tutte le famiglie che possedevano molti olivi ne avevano uno proprio. Il frantoio a trazione animale, detto “a sangue” o “a bestia”, è il più diffuso in tutte le aree olivicole; il frantoio ligure, detto “gumbu”, è costituito da una macina e da una pressa, fabbricate utilizzando quasi esclusivamente legno e pietra. In questa sala si possono ammirare entrambi nella loro possente e antica bellezza.
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SALA 13 – LA PRODUZIONE DELL'OLIO
Le singole fasi di lavorazione delle olive sono state oggetto di riflessioni, studi e perfezionamento da parte dell'uomo. In età medievale e moderna, la misurazione dell’olio d’oliva veniva fatta mediante unità di peso e di volume stabilite e controllate dalle autorità e, in ogni centro urbano, esistevano magistrati preposti alla conservazione ed alla sorveglianza delle misure comunali. In questa sala si possono ammirare gli oggetti e i macchinari utili alla produzione e alla misurazione del prezioso olio d'oliva.
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SALA 14 – FRANTOIO A TRAZIONE IDRAULICA
I frantoi idraulici sorgono nelle località dove è possibile convogliare un corso d’acqua e quindi, molto spesso, lungo rivi e torrenti. In questa sala vengono approfonditi tutti i complessi meccanismi delle macine e si va alla scoperta delle invenzioni dell'epoca: come quella di Pier Vincenzo Mela che ideò un procedimento di lavaggio della sansa per ricavare ancora un poco d’olio dalla pasta già pressata più volte.
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SALA 15 – IL COMMERCIO OLEARIO
Durante le annate migliori i frantoi della Riviera Ligure di Ponente producevano oltre 400.000 barili di olio, ovvero oltre 250.000 quintali. L’olio doveva essere immagazzinato nel modo più idoneo alla migliore conservazione, sia per il consumo locale, sia per l’esportazione. Venivano così usati diversi tipi di depositi. Le giare erano il contenitore più diffuso, conservavano la provvista d’olio delle famiglie, ma erano usate anche in magazzini e frantoi.
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SALA 16 – RICOSTRUZIONE DI UNA STIVA DI NAVE ROMANA
In età romana enormi quantità di olio venivano commerciate e, per ridurre i costi del trasporto, lo si faceva via mare. In questa sala si entra nel cuore di una nave, precisamente nella stiva, grazie ad una ricostruzione accurata che mostra come le anfore fossero il contenitore commerciale antico più usato: la loro forma ne facilitava lo stivaggio in ordini sovrapposti e le rendeva particolarmente adatte ai trasporti marittimi.
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SALA 17 – L'OLIVO ALBERO DIVINO
L'olivo è il simbolo del Mediterraneo per eccellenza. Le sue fronde simboleggiano la pace, l’onore, la vittoria, proteggono i supplici e gli ambasciatori. Il suo olio misto a balsamo unge i Re, i Profeti, i Sacerdoti e i Vescovi. Nell’Oriente antico, nelle religioni del mondo classico, nella fede cristiana, ebraica e musulmana, gli olivi e l’olio di oliva sono il tramite tra l'umano e il divino, offrendo alla fede dell’uomo la materia ed i simboli più sacri.
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SALA 18 – LE COLLEZIONI DELLA FAMIGLIA CARLI
Dal Mondo Antico attraverso i secoli del Medio Evo e sino all’età moderna, la storia dell’uomo e dell’olivo si sono intrecciate nel Mediterraneo. Due oggetti possono essere considerati il simbolo di questa vicenda: i lumi ad olio e le oliere. Dalla loro collezione è nata una raccolta di storia, usi, tecniche di coltura e lavorazione, commerci, riti, poesie e opere d’arte che si possono qui ammirare come splendida chiusa di questo viaggio nel mondo dell'olio.