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LA NASCITA
Il Museo dell'Olivo nasce dalla passione per il collezionismo e dal grande amore per l'olivo della Famiglia Carli e, in particolare, del Cav. del Lav. Carlo Carli.
La raccolta, che darà poi vita al Museo, scaturisce dalla volontà di esplorare tutti gli aspetti, dai più astratti a quelli quotidiani, dell'universo olivo senza limiti storici e geografici, per soddisfare la curiosità culturale di una famiglia.
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LA SEDE
Quando Carlo Carli decide di esporre al pubblico gli oggetti raccolti in tanti decenni, viene naturale pensare che il Museo trovi casa nella vecchia sede della Fratelli Carli. Una palazzina liberty, costruita nel 1930 e impreziosita da una bellissima vetrata policroma disegnata dal cartellonista Silvio Talman.
Non si sarebbe potuto trovare luogo migliore che le mura dell’azienda, nella quale la Famiglia Carli ha sempre riversato l’amore e la passione per questa pianta e per il proprio lavoro.
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IL METODO
Trasformare una collezione in un percorso museale non è però cosa facile. È stato necessario approfondire e dare sistematicità ai materiali, che erano stati scelti dall’intuito del collezionista più che con una logica espositiva, evitando di rendere il Museo un’esposizione dotta e asettica di reperti e dati proprio perché, all’origine, ogni oggetto era stato selezionato ed accolto soprattutto quale tributo all’olivo.
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L’INAUGURAZIONE E I RICONOSCIMENTI
Il progetto espositivo del Museo ha preso forma dal 1986 all’apertura nel maggio del 1992, attraverso il confronto tra gli spunti offerti dalla schedatura scientifica dei pezzi, il costante aggiornamento degli studi e le proposte avanzate dallo studio incaricato dell'allestimento. Un lavoro premiato, nel 1993, con la Menzione Speciale Museo dell’Anno e, nel tempo, da centinaia di migliaia di visitatori.
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IL MUSEO CRESCE
Nel 2002, dieci anni dopo l’inaugurazione, Carlo Carli ha voluto impreziosire l’esposizione con una nuova ala che ha praticamente raddoppiato la superficie espositiva. Il Museo si è arricchito di un percorso storico ed evocativo che, seguendo le antiche rotte del Mediterraneo, permette al visitatore di “attraccare” nei porti dell’antichità e scoprire quale importanza abbiano avuto, da sempre, l’olio e l’olivo per tutte le popolazioni affacciate su questo mare.
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IL MUSEO OGGI, (IL LUOGO IN CUI CELEBRARE L’OLIVO)
Con il Museo dell’Olivo la Famiglia Carli, nata e cresciuta in un territorio tra i più ricchi di tradizioni olearie, ha voluto raccontare i due mondi della cultura dell’olivo: quello dei significati simbolici, che in tutta la storia occidentale hanno visto la presenza costante dell’olivo nelle opere degli scrittori e dei poeti, nei rituali di consacrazione dei re e dei sacerdoti, in ogni occasione in cui venissero celebrate la pace, l’onore, la vittoria; e quello del lavoro e della cultura materiale, della fatica quotidiana nella coltivazione e nel commercio.
Così finalmente l’olivo ha avuto il suo Museo. E ben lo meritava, questa pianta, per quanto di sacro e di materiale ha dato all’uomo.
Tratto dalla presentazione del Museo del Cav. del Lav. Carlo Carli e della curatrice dott.ssa Patrizia Garibaldi.